LINFEDEMA PRIMARIO E SECONDARIO: DIAGNOSI, TERAPIA FISICA E FARMACOLOGICA
Sala Convegni Cooperativa Sociale Comegen
16/5/19
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Il Sistema Linfatico e le patologie ad esso correlate sono state trascurate per molto tempo in quanto considerate irrilevanti. In realtà il linfedema è tra le condizioni patologiche più incomprese e trascurate.
Il Linfedema si distingue in:
Primario: conseguente ad un incompleto sviluppo del sistema vascolare.
Secondario: dovuto all’esito di una “ablazione chirurgica” del sistema linfatico oppure conseguente alla “distruzione radioterapica” (Linfedema dell’arto superiore secondario a trattamento per carcinoma mammario o secondario ad altre neoplasie – melanomi, neoplasie utero, prostata, intestino, etc.).
A livello nazionale, il numero complessivo di pazienti oncologici affetti da linfedemi secondari è circa 200.000, mentre risulta circa 150.000 il numero di pazienti affetti da linfedemi primari.
L’entità di questi dati epidemiologici è anche dovuta alla mancata informazione e collegamento tra la medicina generale ed i pochi specialisti del Linfedema, costituendo, pertanto, un effettivo “anello debole” al corretto follow-up diagnostico-terapeutico della patologia.
L’inserimento del Linfedema nei LEA offre finalmente la presa in carico dei pazienti affetti da parte del SSN. L’attribuzione al paziente affetto da Linfedema primario del codice di esenzione per ‘malattia rara’ consente di usufruire di importanti opportunità di assistenza. Inoltre per tutte le forme di linfedema è possibile l’accesso alla terapia fisica a carico del SSN presso Centri Convenzionati.